Comitato per la Lotta Contro la Fame nel Mondo di Forlì

Rehabilitation Centre for the disabled :centro di riabilitazione per i disabili. Era anche l’abitazione della piccola comunità di Annalena e fu chiamato ”Farah Centre”, la Casa della gioia: gioia dell’accoglienza dei piccoli e grandi disabili, poliomelitici, ciechi, sordomuti, deformi, epilettici. Si andava a cercarli fin nel cuore della boscaglia, nelle misere e torride capanne dove erano tenuti segregati e nascosti; li si portava al centro ogni giorno dove ricevevano cure, cibo, riabilitazione, scuola. Dopo qualche anno quasi tutti furono in grado di camminare con apparecchi ortopedici e molti, inviati a frequentare scuole speciali nel Kenya, divennero insegnanti di scuola primaria e secondaria. Nella “Casa della gioia”, creature mortificate, sofferenti, emarginate e considerate inutili, fiorirono, acquistarono fiducia credibilità, stima e sbocciarono. Annalena si sentiva ,secondo l’espressione del suo amato Saint-Exupery, “giardiniera di uomini”: “Ci vuole un giardiniere che ama per far sbocciare una rosa…Le creature tutte del mondo sono fiori chiusi . Alcuni sbocceranno, altri, moltisimi altri, nati chiusi, vivranno e moriranno chiusi, ma sarebbero potuti sbocciare se le circostanze della loro vita e gli uomini intorno a loro fossero stati solo un poco diversi. Io sono continuamente concentrata per capire tutto il possibile per questa mia gente, per questi brandelli di umanità ferita. Perché sono venuti al mondo? Perché pure loro possano fiorire, anche se forse saranno cardi e non rose, ma semplici cardi dai bei fiori rossi…il problema è che da soli non fioriranno mai… Di giardinieri per le masse dei poveri non se ne trovano, se non rarissimi, viaggiando per tutte le contrade del mondo, dove chissà quanti vivono e muoiono come non fossero neppure mai nati!”.


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