Comitato per la Lotta Contro la Fame nel Mondo di Forlì

Vinoba Bhave (1895-1983). Di casta brahmina, ingegnere, attratto dall’insegnamento di Gandhi, bruciò la sua laurea per realizzare le idee del Mahatma soprattutto nel servizio all’uomo e nella lotta non violenta. Erede spirituale di Gandhi, passò lunghi periodi in carcere per disobbedienza civile. Nel 1951 cominciò a realizzare una sconcertante riforma agraria, col progetto del “Dono della terra”. Percorse a piedi tutta l’India da uno stato all’altro e convinceva i ricchi proprietari e i piccoli possidenti a donare terra ai contadini poveri che non ne avevano. Molte donne lasciarono famiglia, professione, amicizie per unirsi a lui nel suo pellegrinaggio. Quando quella avventura di “ridistribuzione della terra” finì, lo seguirono a Paunar, nel Maharastra, dove fondò, per loro, il “Brama Vidya Mandir”, una singolare comunità monastica (ashram) che voleva fosse un “laboratorio sociale e spirituale”: povertà, castità, lavoro manuale, preghiera, studio e meditazione. ”. Oggi, nell’ashram ci sono circa 30 donne che provengono da varie province dell’ India e anche dall’estero, senza distinzione di casta, di nazionalità, di religione, di credo. Il motto dell’ashram : “Emancipazione spirituale della donna”. E’affascinante l’essenzialità, il rigore e la libertà di spirito di questa comunità , nella quale ha sostato per un lungo tempo di ritiro anche una monaca benedettina tedesca. Vinoba si è spento lì nel 1983, circondato dall’affetto e dalla devozione delle monache. Dal letto della sua camera poverissima, spoglia di tutto, contemplava in silenzio davanti a sé un piccolo crocefisso di legno inghirlandato di fiori.


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